Il programma BURBON Camillo Trevisan      trevisan@iuav.it Il programma BURBON consente di generare prospettive "solide" - o di contro-deformarle in modelli regolari - definendo un modello tridimensionale DXF, un Punto di Vista, un Punto di Fuga ed un Piano delle tracce (Quadro). A sinistra, la rappresentazione della galleria prospettica del Borromini a Palazzo Spada, Roma (rendering E. Garbin, LAR, IUAV).

Le entità da proiettare sono contenute in un file di tipo DXF di grandezza indefinita.
Vengono proiettate le entità i cui punti appartengono ai gruppi DXF 10..17 (per la coordinata X dei punti che definiscono le entità stesse), 20..27 (Y), 30..37 (Z).
Possono dunque essere proiettate 3Dfacce, linee, punti, polilinee 3D (fare riferimento al manuale AutoCAD per l'identificazione completa delle entità trasformabili).
Non saranno trasformate correttamente le entità arco e cerchio, che dovrebbero essere approssimati con polilinee 3D.
Nel caso di 3Dfacce sarà poi possibile eseguire con successo il comando NASCONDI (HIDE).
Le entità Mesh e i blocchi devono essere "esplosi" ripetutamente per ottenere le singole entità primitive che li compongono.
Per trasformare solidi e regioni (versione 13 e successive) è necessario esportarli in formato 3DStudio (comando 3DSOUT, usando i parametri di default), e importarli nuovamente in AutoCAD con il comando 3DSIN. Le entità importate, una volta "esplose", saranno nella forma di 3Dfacce e pertanto risulteranno trasformabili.
Tuttavia, in questo caso, potranno comparire linee di tassellazione e spigoli di facce che in realtà non dovrebbero essere visibili.
Per renderle invisibili usare il comando EDGE.

Il programma BURBON (che prende il suo nome da Guidubaldo Burbon del Monte) opera nel modo seguente:

• Viene prima costruito il modello regolare tridimensionale (salvato nel formato DXF) composto da facce (preferibilmente), polilinee 3D, punti, linee, ecc. Il modello sarà posto nello spazio in modo da avere il suo asse (l'asse che collegherà il Punto di Vista al Punto di Fuga) parallelo all'asse Y.
• Dal menu Proietta del programma BURBON si attiva il comando Proietta modello 3D...
• Verrà chiesto di inserire il nome del file di ingresso (file di tipo DXF); il file di uscita (contenente il modello trasformato dal programma) e le coordinate del Punto di Vista (X, Y, Z), del Punto di Fuga (solo la coordinata Y, poiché le coordinate X e Z saranno le stesse del PV) e del Quadro o Piano delle tracce (anche in questo caso solo la coordinata Y, poiché il Quadro è considerato parallelo al piano XZ). Il PV ed il PF non devono coincidere tra loro, né essere posti sul Quadro. La retta PV-PF è parallela all'asse Y e ortogonale al Quadro. Sul Quadro il modello di partenza e di arrivo coincidono.
• Se è attivato il segno di spunta sulla voce Deformazione del modello (menu Proietta), il modello regolare di ingresso verrà deformato nella prospettiva solida di uscita. In caso contrario (assenza del segno di spunta, ottenuta selezionando il comando stesso), il modello deformato di ingresso verrà contro-deformato nel modello regolare di uscita.
• Se è attivato il segno di spunta sulla voce Scrivo punti su file (menu Proietta), il programma creerà un file in formato ASCII (avente lo stesso nome base del file di uscita e suffisso CDR) contenente le coordinate di partenza e di arrivo di tutti i punti trasformati.
• Poiché il programma genera automaticamente un file ASCII (avente lo stesso nome base del file di uscita e suffisso PRM) contenente i parametri di trasformazione prospettica (coordinate PV, PF e Quadro), sarà possibile richiamare successivamente un tale file mediante il comando Carica parametri... (menu Proietta).
• Il programma genera o aggiorna automaticamente anche un file ASCII (avente lo stesso nome base del file di ingresso e suffisso HST), contenente la sequenza di tutti i valori usati dal programma, partendo da quel file di ingresso: sarà così possibile ricostruire facilmente le varie prove eseguite sullo stesso modello di partenza.
• Il file compresso comprende anche un modello DXF di esempio, contenente il modello 3D, assai semplificato, della galleria regolare ideale relativa alla Galleria prospettica di Palazzo Spada, a Roma (cfr. AAVV, Atti delle conferenze...)

The programme BURBON allows you to generate models of solid perspectives – or to counter-deform them into regular models – defining a three-dimensional model DXF, a viewpoint, a vanishing point and a plane of the traces.
The entities of the starting model are contained in a file type DXF of infinite size. The entities with points belonging to the group DXF 10..17, 20..27, 30..37 are modified. However, 3D faces, lines, points, 3D poly-lines, traces, texts etc. may be transformed. The blocks, the Mesh entities and the AME solids must be “exploded” repeatedly to obtain the individual primitive entities constituting them. In the case of the solids (only for the releases 11 and 12 of AutoCAD) it is advisable to apply the MESH command before “exploding” them; this enables you to obtain 3D faces and not simple lines. In this manner, once the deformed model has been brought back to AutoCAD, the hidden lines can be cancelled, applying the command HIDE. It should be noted that, in the “explosion” of the solids, AutoCAD (from version 13 on) produces entities of a Body type, which cannot be correctly transformed by the programme rather than lines or 3D faces. In this case use the 3DSOUT command and 3DSIN, to obtain 3DMESHes from solid. Explode them to obtain 3DFACEs.

The programme BURBON (given its name by Guidubaldo Burbon dal Monte) works in the following way:
- First the user constructs a regular three-dimensional model (which should be memorised in the DXF format, version 12), made up of faces (preferably), 3D poly-lines, points, lines etc. The model is then placed in space so that its axis (the axis that is to connect the view point with the vanishing point) is parallel to the Y-axis.
- Selecting Proietta from the BURBON menu the command Proietta modello 3D is activated.
The name of the file of entry will have to be inserted (file of type DXF); the exit file (which will contain the model transformed from the programme) and the coordinates of the view point PV (X, Y, Z), the vanishing point PF (only the Y coordinate, since the coordinates X and Z will be the same as the PV) and of the plane of the traces (also in this case only the coordinate Y, since the plane is considered to be parallel to the plane XZ). The PV and the PF must neither coincide (amongst themselves) nor be placed on the plane of the traces. The line PV-PF is parallel to the Y-axis and orthogonal to the plane of the traces. On this plane the starting and end model coincide.
- If the signal Deformazione del modello is activated on the option (menu Proietta), the regular starting model will be deformed in the solid perspective of exit (direct deformation). In the opposite case (absence of signal, obtained by selecting the command itself), the deformed starting model will be counter-deformed into a regular model of exit (inverse deformation).
- If the signal on the option Scrivo punti su file (menu Proietta) is activated, the programme will create a file in the ASCII format (with the same base name of the exit file and the suffix CDR) containing the initial and final coordinates of all the transformed points.
- Since the programme automatically generates an ASCII file (with the same base name of file of exit and suffix PRM), containing the parameters of perspective transformation (coordinates PV, PF and plane of the traces), it will be possible to successively recall such a file using the command Carica parametri… (menu Proietta).
- The programme also automatically generates or up-dates an ASCII file (with the same base name of file of entrance and suffix HST), containing the sequence of all the values used by the programme, starting from the entrance file: in this manner it will be easily possible to reconstruct the various tests carried out on the initial model.
The programme (including these instructions in HTM format and a DXF example file, containing a model of the ideal regular Gallery which has been simplified and illustrated in section 2) is found in the CD-Rom, in the file BURBON.
To obtain the solid perspective closest to the real Gallery of Palazzo Spada from the example model, the file BASE.DXF must be indicated as entry file; the following values must be used as parameters of transformation, already indicated in section 2:
X PV = 0.0; Y PV = -5.6666; Z PV = 6.6666; Y PF = 69.6666; Y perspective plane = 0.0.

Bibliografia:
- Rocco Sinisgalli, Una storia della scena prospettica, dal Rinascimento al Barocco. Borromini a quattro dimensioni, Cadmo, Firenze 1998.
- AAVV, Atti delle conferenze del ciclo "Prospettiva e Prospettive", curato dal prof. Rocco Sinisgalli. In corso di pubblicazione per i tipi della Cadmo.

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